Ho adorato la lettura di questo libro: i sentimenti sono palpabili e sono convinto che chiunque abbia mai provato amore, almeno una volta nella vita, riesca ad impersonarsi benissimo nel protagonista di questa storia. Sono riuscito a cogliere due concetti fondamentali: la bestialità umana e l'umanità delle "bestie"; infatti, ho trovato azzeccata la scelta di utilizzare un cane come voce narrante: un narratore sensibile ed accorto a non tralasciare nessun dettaglio. Leggendo, mi sono ritrovato in un vortice di sentimenti contrastanti: amore e odio, paura e coraggio, rabbia e gioia, perversione e purezza... La cosa che più mi ha fatto spalancare gli occhi è stato l'uso di un espediente narrativo(vi accorgerete di cosa parlo) che ci pone di fronte ad una scelta: dimenticare indistintamente o conservare tutti i ricordi? Beh noi tendiamo a fare la cosa peggiore: ricordare solo i momenti brutti di ogni esperienza d'amore alla quale abbiamo messo la parola "fine". Questo racconto, personalmente, mi ha fatto fermare un attimo a pensarci su e a rivalutare il desiderio di "dimenticare" come unica fonte di salvezza. Ma salvezza da cosa se viviamo SOLO per provare emozioni??! Concludo sperando che questo libro conquisterà voi, così come ha fatto con me, ed augurando il meglio per questo giovane promettente scrittore!
Francesco Di Giuseppe
Nessun commento:
Posta un commento